Il Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, con l’aiuto dei tecnici del Centro Monitoraggio Provinciale, ha presentato alla conferenza stampa avvenuta il 22 Settembre scorso, i dati relativi agli incidenti stradali avvenuti durante l’anno 2016. Lo scorso anno nella provincia di Treviso sono stati registrati 68 Incidenti Mortali. Dal 2000 a oggi il Centro di Monitoraggio della Provincia di Treviso, ha segnalato un calo fino a raggiungere il 53%, ma allo stesso tempo vi è un leggero aumento rispetto al 2015 pari al 19,30%.
L’analisi è stata realizzata grazie alla banca dati informatizzata degli incidenti stradali inseriti da Polizie Locali, Carabienieri e Polizia Stradale.
In aumento del 14,83% anche gli incidenti stradali con feriti. tra i mortali sono 40 gli incidenti avvenuti fuori dal centro abitato, 26 quelli in centro abitato. Le prime cause di incidente sono in assoluto la fuoriuscita isolata per sbandamento e lo scontro frontale. Se i veicoli più coinvolti sono autovetture private (58% casi), va segnalato l’aumento dei velocipedi coinvolti gravemente in incidenti mortali (+13%). Giorni della settimana: il più rischioso è sempre la domenica (15 casi), mentre le fasce orarie maggiormente pericolose registrano il picco nelle ore del primo mattino (ore 5-6 a.m.) seguite dalle 19 alle 20.
Dichiara il Presidente Stefano Marcon:“E’ la distrazione alla guida o il mancato rispetto delle regole sulla strada, la causa conclamata tra quelle riscontrate – ha detto Marcon – e la sola alta velocità non è più al primo posto tra i dati.”
“L’uso, o meglio l’abuso, del cellulare alla guida – sottolinea Marcon – le cuffiette sono con molta probabilità tra le cause che abbassano la soglia di attenzione. Negli anni gli investimenti sulla sicurezza della viabilità hanno portato a significativi risultati di abbattimento dei dati sull’incidentalità, ma la formazione sulla prevenzione e la diffusione della cultura sulla sicurezza, che nell’ultimo periodo ha risentito del forzato calo di investimenti, non si deve fermare.Scuole, istituzioni e forze dell’ordine devono lavorare in sinergia per continuare gli interventi a favore della sicurezza e salvaguardia delle vite sulla strada.”